Quando una donna è incinta inizia a preoccuparsi molto più del normale dei dolori che percepisce nel suo corpo. Questo perché non si tratta più solo della sua salute ma anche di quella del proprio bambino, che poco a poco si sta formando dentro di lei. Capita quindi a quasi tutte quante le donne di domandarsi il perché di determinati dolori in gravidanza. Forse uno di quelli più discussi sono le fitte come spilli alle ovaie ed alla pancia, dei quali ho deciso di dedicare un paragrafo di approfondimento.
- Gonfiore addominale: nel primo trimestre è normale sentire come un senso di gonfiore al basso ventre, con piccoli doloretti alle ovaie. Sono sensazioni che noi donne conosciamo perfettamente perché simili a quelle del periodo premestruale. Sono talmente comuni e “normali” per una donna che spesso non vengono presi come dolori della gravidanza ma del ciclo mestruale. In questo caso però sono dovuti ai livelli di progesterone in aumento, che portano un maggior afflusso di sangue in tutta la zona pelvica. Il gonfiore addominale inoltre viene incrementato dalla ridotta attività dell’intestino.
- Contrazioni uterine: delle piccole contrazioni uterine possono essere reputate normali nel primo trimestre, la muscolatura infatti si contrae a causa dell’annidamento dell’embrione. Attenzione però se si verificano con delle perdite di sangue, specialmente se abbondanti. Non dimenticatevi che nel primo trimestre infatti aumenta il rischio di aborto spontaneo.
- Tensione al seno: molte donne iniziano a sospettare una gravidanza quando sentono tensione al seno. Effettivamente capita che inizia anche ad aumentare di volume. Questi cambiamenti derivano da un maggior livello di estrogeni e di progesterone, i quali aumentano il volume della ghiandola mammaria affinché già dal primissimo periodo si prepari all’allattamento. Non tutte le donne lo percepiscono, però può essere uno dei dolori della gravidanza più o meno fastidiosi nel primo trimestre, specialmente quando è accompagnato dalle fitte al seno.
Però non sono questi di solito i sintomi della gravidanza che preoccupano la futura mamma, ma bensì il mal di pancia, spesso accompagnato da dolori tipo punture di spillo. Perciò adesso andiamo ad approfondire proprio questo aspetto!
Fitte tipo spilli al basse ventre alla fine della gravidanza, perché si presentano?
Ciò che lascia un po’ più perplesse le donne è il mal di pancia in gravidanza, spesso accompagnato da dolori tipo punture di spillo. In realtà è un sintomo abbastanza comune durante tutti quanti i nove mesi. Però non tutti i mal di pancia sono uguali e perciò occorre capire quando è il caso di preoccuparsi e quando invece no. Sono da analizzare anche gli altri eventuali sintomi che lo accompagnano.
All’inizio della gravidanza è normale avvertire qualche doloretto al basso ventre come abbiamo visto prima. E’ più che altro una tensione causata dalla crescita uterina e dalla maggiore irrorazione di sangue a livello locale. Il dolore può dipendere anche da una stitichezza più o meno importante. Oppure dalla formazione di gas addominale (la principale causa è la maggior quantità di ormoni prodotta dal corpo), da un disordine digestivo, da uno stato di diarrea etc.
Attenzione ovviamente alla diarrea, per quanto non sia un sintomo particolarmente allarmante e la cui causa principale è una cattiva alimentazione, altre volte può dipendere da problemi di tipo intestinale o virale.
Con l’avanzare della gravidanza, in particolar modo al quarto e al quinto mese, il dolore è legato al dilatamento dell’utero. Possono perciò essere avvertiti crampi più o meno continui all’addome. Si fanno più intensi per esempio dopo aver camminato a lungo, oppure quando ci si alza o si cambia posizione di scatto.
Non dimentichiamoci poi delle false contrazioni (le contrazioni di Braxton-Hicks), provocate dall’estensione dell’utero che si adatta poco a poco alla crescita fetale. Occorre vedere come progredisce questo sintomo. Se sono accompagnate da perdite vaginali e diventano più frequenti e regolari, potrebbero indicare un parto anticipato. In caso di dubbio occorre chiamare immediatamente il ginecologo o recarsi al pronto soccorso.
Inutile dire che il mal di pancia a fine gravidanza può essere dovuto proprio dalla ora x, cioè potrebbe essere arrivato il momento di prendere la valigia e andare subito in ospedale per far nascere il piccolo! Anche in questo caso c’è da valutare se le contrazioni sono frequenti e si fanno ben più dolorose.
Però attenzione, se i casi fino a ora sono non allarmanti, esistono delle situazioni in cui l’intervento medico può essere decisivo. Per esempio se il dolore è accompagnato da perdite di sangue, perché potrebbe indicare un aborto spontaneo, una gravidanza ectopica, un travaglio prematuro o anche un distacco della placenta.
Rimedi per i dolori in gravidanza
Appurato che la causa del dolore non è preoccupante ma solo fisiologica o dovuta comunque a piccoli problemi come un po’ di stitichezza, è possibile intervenire. Per farlo nel modo giusto però dovete rivolgervi al vostro medico di fiducia, in modo che, analizzando la cartella clinica, sappia consigliarvi al meglio.
Le contrazioni uterine sono una conseguenza fisiologica della gravidanza, perciò la cosa migliore da fare per convivere con loro o sopportare piccoli momenti in cui si presentano, è quella di rilassarsi. Se potete distendetevi e concentratevi sulla respirazione oppure semplicemente mantenetevi impegnate in un hobby per non fissarvi su di loro. Questo ovviamente se sono lievi. Se le contrazioni uterine sono molto dolorose o accompagnate da perdite di sangue dovete chiamare subito il ginecologo o recarvi in ospedale.
Per quanto riguarda le fitte e il mal di pancia, spesso la causa si trova in uno stile di vita scorretto. Dovete cercare di mantenervi il più rilassate possibile per tutti i nove mesi della gravidanza, cercare di alimentarvi bene per prevenire problemi come stitichezza o diarrea e idratare bene il corpo bevendo molta acqua.