Siamo arrivate alle 24esima settimana, verso la fine del secondo trimestre, ed il piccolo, come sappiamo, continua a crescere velocemente. E’ questa, in genere, l’unica volta in cui la mamma è felice di aumentare di peso, considerando che ciò significa il corretto sviluppo del proprio bambino.
Cosa cambia nella mamma?
Con la pancia che aumenta sempre di più, purtroppo, iniziano le prime smagliature, sia nella pelle intorno al pancione, sia sul seno, il quale si ingrossa notevolmente, indurendosi e provocando spesso prurito, a volte anche un leggero fastidio un po’ doloroso. Inoltre, attorno alle areole, potrebbero svilupparsi piccole protuberanze, simili a brufoletti, i cosiddetti “tubercoli di Montgomery”, delle minuscole ghiandole in grado di secernere una sostanza oleosa utile per il nutrimento dei capezzoli dai quali è possibile notare spesso la fuoriuscita del colostro, il liquido giallognolo, e piuttosto denso, con cui il seno si prepara per l’allattamento.
Durante la 24° settimana di gestazione, quando insomma manca poco per l’inizio del terzo trimestre, è anche possibile che la mamma noti una maggiore sensibilità degli occhi alla luce, che diventano facilmente irritabili: si tratta di un cambiamento oculare frequente in questo periodo, assolutamente temporaneo, che scompare subito dopo la nascita del bebè e che, manco a dirlo…, è dovuto agli ormoni, i quali causano secchezza oculare, gonfiore alle palpebre e problemi di rifrazione. In caso di utilizzo delle lenti a contatto, sarà preferibile alternarle con gli occhiali, per far riposare maggiormente l’iride.
In questo periodo, inoltre, potrebbero verificarsi leggere infezioni urinarie, riconoscibili dalla sensazione di bruciore durante la minzione unitamente al dolore alla parte bassa della schiena, nonché a secrezioni gelatinose: dovrà esserne avvisato subito il medico, in quanto potrebbe trattarsi di una candidosi o, peggio ancora, di un’infezione ai reni, naturalmente da arginare il prima possibile.
Come cresce il bambino?
Il piccolo, già dal termine della settimana precedente, risulta completamente formato, tanto che, in questa ventiquattresima, la sua attività cerebrale è praticamente simile a quella di un neonato medio, poiché le sue cellule nervose sono talmente sviluppate da garantirgli, con tutta probabilità, addirittura di immagazzinare la memoria. Continua a nutrirsi tramite il liquido amniotico, scalcia con forza (e la mamma lo sa bene!) e aumenta ancora di peso, anche grazie all’intensificazione del grasso sottocutaneo. La sua lunghezza, dai piedini alla testa, è di quasi 30 centimetri, il peso di circa mezzo chilo, a volte anche oltre, in base, chiaramente, anche alle caratteristiche di ogni bimbo e al metabolismo della gestante, e i suoi polmoni iniziano a produrre una sostanza che gli permetterà di espandersi dopo la nascita, per respirare in maniera autonoma e spontanea ossigeno anziché liquido. Si tratta del “surfattante polmonare”, un insieme di agenti tensioattivi che fanno da rivestimento alla superficie degli alveoli polmonari e che si concretizzano mediante un graduale sviluppo di cellule.
Anche Il suo senso dell’udito risulta in via di completamento, tanto che è già in grado di riconoscere i suoni delle voci dei genitori e di memorizzarli e, addirittura, studi recenti hanno dimostrato che i neonati riconoscono canzoni che, nell’utero materno, avevano sentito con una certa frequenza. Infatti, nella ventiquattresima settimana, lo sviluppo dell’orecchio interno, in grado anche di controllare l’equilibrio, è praticamente terminato, e di questo il feto se ne rende conto, specie mentre fluttua nel liquido amniotico. Le palpebre sono ancora chiuse ma retina e iride sono già formate, anche se quest’ultima non ancora pigmentata. La posizione del feto è sempre piuttosto raggomitolata e i movimenti, pur se lo spazio si va sempre più restringendo, risultano molto attivi e frequenti.
Nella gravidanza gemellare
In caso si tratti di una gravidanza gemellare, durante la 24° settimana i due feti saranno cresciuti ancora di un paio d’etti pur se, come già abbiamo visto precedentemente, non in misura paritaria, in quanto uno dei due tende sempre ad una crescita un po’ più rallentata. I gemelli sono in continuo contatto fra loro, spingendosi e giocando, quasi a conquistare spazio per i movimenti sempre più attivi in un pancione, naturalmente, sempre più ristretto. Dormono molto, ma altrettanto frequentemente si sentono scalciare pur se, in questo periodo gestionale, non è ancora possibile distinguere l’uno dall’altro.
Potrebbero anche sorgere degli edemi, cioè accumuli di liquidi che provocano gonfiore: non bisogna temerne, poiché il disturbo è piuttosto comune in una gestazione gemellare, tanto che, nei casi più intensi, tale eccesso di liquidi può provocare la sindrome del tunnel carpale. In sostanza, si sviluppa una sensazione di intenso prurito, ma soprattutto di insensibilità sul palmo della mano, specie la destra, causata da un’eccessiva compressione di nervi e ossa. Rimedi naturali sono senza dubbio il riposo e una maggiore idratazione, semplicemente bevendo più acqua nell’arco della giornata, ottimo metodo anche di contrato per la sensazione di eccessivo caldo, non dovuta ad un innalzamento della temperatura corporea ma ad un metabolismo accelerato, tipico di una gravidanza gemellare. Accudendo nel pancione a due feti, infine, possono verificarsi frequenti crampi alle gambe, anche a causa del consumo raddoppiato dei sali minerali da parte dei piccoli.
I compiti del papà
Anche per il futuro papà, allo stesso modo, sono già trascorse molte settimana da quando ha scoperto che diventerà genitore, pur se forse non tutte e 24 sono state vissute con la stessa consapevolezza della donna. All’inizio, infatti, quando ancora i sintomi non sono visibili, può essere più difficile identificarsi nel nuovo ruolo. A questo punto però, quando cioè fra poco tempo la compagna entrerà nell’ultimo trimestre, anche il papà è totalmente coinvolto, sia emotivamente sia in maniera effettiva e pratica.
Al punto che, se già non l’ha fatto, potrebbe proporle un’attività da fare insieme, sia per coinvolgere entrambi in un medesimo progetto, sia perché, fisicamente, farebbe bene a tutti e due: stiamo parlando di affrontare uno stile di vita meno sedentario, senza esercizi esagerati o giornate intere passate in palestra, è ovvio, ma organizzando un allenamento a due giornaliero, anche di breve durata, utile per la respirazione e, soprattutto per la donna, al fine di limitare il rischio di dolori lombari, purtroppo frequenti in gravidanza. Un aiuto fattivo, e un’ennesima dimostrazione d’amore per la futura mamma e il dolce bebè in arrivo.