Una notte da Oscar indimenticabile
Per la prima volta nella storia della moda, a fare la differenza è un’azienda che ha avuto successo per i suoi abiti dal design ricercato a basso costo. Stiamo parlando di H&M, l’azienda del gruppo svedese Hennes&Mauritz che ha ridisegnato i trend dell’abbigliamento mondiale. A dare nuova fama al brand ci ha pensato l’attrice Helen Hunt che ha varcato il tappeto rosso durante la notte degli Oscar con un abito disegnato proprio dal noto marchio. Sono stati i giornalisti presenti a chiedere alla Hunt informazioni sul suo abito blu notte e la bellissima attrice non ha esitato a rispondere “H&M”. Con il pubblico sorpreso da tale affermazione, Helen Hunt non solo ha pubblicizzato l’azienda ma anche se stessa, guadagnandosi spazi nelle più note riviste di moda internazionali.
Pubblicità e successo per una linea ecologica di indiscussa bellezza
Helen Hunt era candidata agli Oscar come miglior attrice non protagonista per il film “The Sessions” anche se la statuetta più famosa al mondo è poi spettata ad Anne Hathaway per il ruolo di Fantine, madre di Cosette, nel film “I miserabili”, tratto dal celebre libro di Victor Hugo. Pur non avendo vinto, tuttavia, Helen Hunt ha saputo far parlare di se con un abito della linea H&M Conscious, la collezione ecologica di H&M. Il valore dell’abito? Solo 80 dollari! Incredibile ma vero! Peccato che non sia in vendita il modello indossato dalla Hunt poiché le donne di tutto il mondo avrebbero finalmente potuto permettersi un abito “da red carpet”. L’idea che una diva del cinema hollywoodiano indossi un abito meno costoso dei soliti è un grande segnale di cambiamento per il mondo della moda. Tramite taciti accordi, infatti, le case di moda più importanti sono state sempre rappresentanti delle attrici più famose del mondo, con una pubblicità immediata che ha riscosso più successo di costose campagne promozionali.
H&M punta Parigi: che rivoluzione nell’alta moda!
Dopo il successo ad Hollywood, la H&M punta a Parigi, cercando di presentare la sua collezione alla Fashion Week della Capitale della moda internazionale. Questa idea, sebbene azzardata, rappresenterebbe una svolta epocale che non solo amplierebbe il target commerciale dell’alta moda ma permetterebbe anche alle donne di tutto il mondo di vivere l’haute couture in prima persona, interessandosi maggiormente ad un settore che, oggi come oggi, pare riservato solo ad una piccola schiera di eletti.