In quante di voi ce l’hanno sul comodino? Li fermo e chiuso in attesa che vi torni la voglia di finirlo? A me è tornata ieri sera e tutto di un fiato ho finito questo libro che da quasi tre mesi era li vicino al mio letto che si faceva la coda aspettando che finissi altri libri che non solo “gli passavano davanti” ma che riuscivo a terminare in pochi giorni. Lui stava li, fiducioso che prima o poi l’avrei ripreso in mano, che avrei continuato la lettura che andava avanti, quando ci andava, poche pagine alla volta. Ieri sera l’ho finito e senza fatica mi sono fatta fuori tutte le ultime pagine, compresa l’ultima riga. Quella che è stata la fatica iniziale della prima parte si è tramutata in entusiasmo nella parte finale, quando tutto ha preso senso, come accade nella vita.
Si tratta di una favola moderna che si pone il presuntuoso obbiettivo di dare un senso a ciò che ci accade nella vita, di farci comprendere che le nostre scelte sono fondamentali e che è fondamentale scegliere mentre “scappare” o omettere la scelta è sbagliatissimo perchè compromette tutto il “programma” della nostra vita che, secondo quando stabilisce il libro, prevede una scelta nelle varie situazioni che la vita ci mette davanti. Innanzitutto l’amore, che non va fuggito né disconosciuto. Ognuno di noi ha la sua anima gemella che è perfettamente combaciante con il nostro”io”. L’uomo che è in ogni donna è uguale all’uomo destinato ad essere la nostra anima gemella, per intenderci.
E per amore si intende anche l’aiuto verso il prossimo che si tramuta in tappa fondamentale perchè le varie concatenazioni abbiano luogo. Massimo Gramellini rivive il suo evento drammatico, che è stata la morte della madre avvenuta quando era bambino, e cura la sua anima leggendo, finalmente, l’ultima riga della favola che la madre gli raccontò prima di morire. E anche la favola ha preso così senso.