Chi vuol essere ecologista a tavola deve bandire le stoviglie usa e getta in plastica: fino a non molto tempo fa venivano addirittura gettate nella frazione indifferenziata. Da pochi mesi, grazie ad un accordo tra Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Anci (Associazione Comuni Italiani) le stoviglie usa e getta, prive di residui e sporcizia possono essere differenziati nella plastica e quindi riciclati.
Ma cosa c0sa c’è di più bello e green dei piatti, delle posate e dei bicchieri biodegradabili? Compostabili al 100% e idonei al contatto alimentare sono realizzati in bambù e canna da zucchero. Dopo l’uso vengono smaltiti con la frazione umida.
Per abbattere le emissioni di anidride carbonica dei relativi allevamenti è bene privilegiare la carne di pollo rispetto alla carne bovina. Quest’ultima richiede più mangimi, più acqua e più pesticidi durante l’allevamento e la macellazione.
Un menu ecosostenibile porta in tavola ortaggi e frutta di stagione a chilometro zero che hanno viaggiato meno ed hanno meno imballaggi.
Ma la vera cucina ad impatto zero è quello che recupera gli avanzi, ricicla gli scarti, propone le ricette stagionali e della tradizione. In questo senso l’impatto zero (o quasi) è sia ecologico che economico.
Lisa Casali, food blogger romagnola (www.ecocucina.org) propone l’ecocucina: praticamente tutto quello che buttiamo per abitudine, pigrizia o retaggio culturale viene recuperato e diventa base per gustose ricette sia dolci che salate: le foglie di ravanello diventano pesto, i baccelli di piselli diventano crema e le bucce vengono esaltata dalla marinatura con fantasia salvaguardando gusto e nutrimento.
Troviamo Lisa Casali anche in libreria con un libro (e non solo uno) edito da Gribaudo in cui propone un metodo di cottura ecologico ed inconsueto: cucinare in lavastoviglie! Un metodo rivoluzionario che sfrutta il calore che la lavastoviglie sviluppa durante il lavaggio per cuocere i cibi senza pericolo di contaminazione.
E per chi non volesse cucinare in casa ci sono molti ristoranti che propongono menu sostenibili ed ecologici – ispirati alla filiera corta – che propongono menu bio a base di materie prime agricole e di allevamento certificate.