In commercio, l’intimo ad effetto nudo è disponibile in vari modelli: si va dal reggiseno push-up a quello a fascia, dal body alla canotta, dal perizoa al tanga fino alla coulotte o al semplice slip. In pratica tutto il campionario dell’underwear femminile, senza dimenticare anche sottovesti e soprattutto le linee contenitive con pantaloni e guaine dedicate alle più formose. I tessuti più utilizzati sono quelli sintetici che assicurano una grande vestibilità, ma non mancano che le proposte in cotone. Inoltre, molti brand realizzano i loro modelli in color carne anche con il pratico taglio laser e senza cuciture, in modo da rendere i capi intimi totalmente invisibili sotto i vestiti. In questo caso, questo tipo di lingerie può essere anche utilizzato con un abbigliamento aderente – ad esempio i tessuti stretch o il jersey – non necessariamente di colore chiaro, per evitare che le cuciture creino un fastidioso effetto rigonfiato al di sotto dei vestiti. Per lo stesso motivo, l’intimo da scegliere per i capi trasparenti (ed anche per quelli molto aderenti) è rigorosamente liscio e senza alcun decoro. Quindi sono banditi pizzi, merletti ed applicazioni varie che, anche se realizzate in un colore neutro, tendono ad essere messe in evidenza se indossate con un tessuto leggero o velato.
E per finire, il colore nudo nell’intimo non è standard ma si adatta alle caratteristiche cromatiche della pelle delle donne: in commercio, infatti, è possibile trovare due o tre tonalità diverse per il “color carne” in modo che l’underwear possa mimetizzarsi completamente con la pelle di chi lo indossa. Ecco perchè una donna dalla carnagione molto chiara non sceglierà lo stesso intimo di una con la pelle olivastra o molto abbronzata.