Ricordate gli uomini di qualche anno fa? Quelli che non dovevano chiedere mai? Ebbene potete scordarveli, l’uguaglianza tra i sessi non è passata solo attraverso l’emancipazione della donna, ma anche attraverso quella dell’uomo che ha abbandonato la sua immagine di macho diventando sempre più narcisista e vanitoso, in preda al’ossessione della cura di sè. Per alcuni aspetti l’immagine dell’uomo si è effeminata: basti pensare agli uomini che si depilano, che si fanno le sopracciglie, che usano creme e cremine per mantenere il viso giovane e privo di rughe o matite per sottolineare lo sguardo e di quelli che utilizzano accessori fino a poco tempo fa tipicamente femminili come le borse.
Ma che effetto fa questo uomo alla donna, davvero alle donne piacciono questi nuovi uomini o in qualche modo rimpiangono gli uomini vecchio stampo? Quali possono essere le ripercussioni sul desiderio e sulla sessualità femminile?
Se da un punto di vista razionale tutte le donne desiderano che il proprio uomo sia dolce e paziente, è pur vero che l’attrazione fisica e il desiderio passano attraverso altri canali, quelli più istintivi.I due sessi si completano pur avendo ruoli diversi. Così come la donna è fisiologicamente creata per procreare, l’uomo è fisicamente più forte perché è nella natura di tutte le specie animali che il maschio sia deputato alla difesa della famiglia. L’uomo narcisista, che rende il suo aspetto sempre più vicino a quello delle donne, dichiara una debolezza, un’insicurezza che se per certi versi solletica il lato materno di ogni donna, per altri la priva del piacere di abbandonarsi tra braccia forti e protettive. Questo non significa assolutamente che l’uomo debba essere trasandato o che alla donna piacciano gli uomini che espongono i loro toraci villosi attraverso i bottoni aperti delle camicie, ma semplicemente che anche la donna più sicura di sè ha bisogno di riscontrare nel proprio uomo quel tanto di virilità necessaria a differenziarlo dalla donna e a far scattare il desiderio fisico. Del resto anche l’anatomia sembra suggerire nella donna una sessualità più accogliente, che necessità di più tempo e maggior pazienza per venir fuori, mentre nell’uomo si evidenzia una sessualità più prorompente e immediata, da uomo appunto.
Ben venga che l’uomo sappia prendersi cura di sè, che sappia essere delicato e attento ai bisogni e ai desideri della donna durante l’atto sessuale, ma che resti un uomo, almeno tra le lenzuola!
Vabbè, ma se l’ uomo è addirittura ossessionato dalla cura di sè, allora la donna cosa sarebbe?