L’ALLATTAMENTO A RICHIESTA– Questo tipo di allattamento è quello più usato e permette al bambino di “richiedere” il nutrimento alla mamma quando lo ritiene necessario. Sappiamo tutti che un neonato è in grado di farsi capire molto bene, soprattutto quando si tratta di nutrimento ed ogni mamma riesce a comprendere perfettamente le richieste del figlio anche solo con i gesti o, in alcuni casi, con il pianto.
L’ALLATTAMENTO AD ORARIO FISSO– Questa tipologia nuova di allattamento è nata per cercare di dare la giusta quantità di latte al neonato nel corso di una giornata cercando di regolarsi con il tempo. Le poppate, infatti, spesso terminavano solo quando un bambino smetteva di succhiare e potevano durare dai 5 ai 30 minuti senza il minimo controllo. Nasce da qui l’idea di avere poppate ad intervalli fissi durante il giorno, per un preciso lasso di tempo che orientativamente è di circa 20 minuti a poppata. Se il rischio è quello di nutrire il bambino “a comando” senza lasciargli la facoltà di decidere, dall’altra c’è la completa certezza che il bambino assuma la giusta quantità di latte necessario alla crescita.
IL GIUSTO MIX– Benchè numerosi studi abbiano dimostrato, nel corso del tempo, che i bambini allattati liberamente, crescono in maniera più sana, quella che oggi appare la scelta migliore è il sapiente utilizzo di entrambi i metodi. Controllando infatti che il bambino venga allattato ad intervalli regolari, facendo anche in modo che si stabilisca un suo equilibrio (inteso anche come periodo di veglia/sonno) , riusciremo ad esaudire le richieste del neonato ma anche a sorvegliare la sua nutrizione quotidiana.
L’allattamento rappresenta una fase molto importante nella crescita e nello sviluppo di un neonato anche in previsione di modelli comportamentali futuri. Cercando di essere madri equilibrate nelle scelte, seppur alimentari, trasmetteremo a nostro figlio lo stesso equilibrio con una tranquilità importante per il suo presente ma anche per il suo futuro.