È pur vero che si è passati da un eccesso all’altro, che oggigiorno qualche freno in più non guasterebbe, ma non si può fare a meno di sorridere di fronte a concetti come lussuria, peccato, schiavi del sesso, ricordando agli eterni esagerati che il Medioevo è passato da un po’.
Nonostante ciò, va ammesso che Pier Paolo Pasolini non aveva poi tutti i torti quando disse che la libertà sessuale della maggioranza era in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere e un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore.
L’affermazione di Pasolini pur risalendo a qualche decennio fa è molto attuale ma ancora oggi non si riesce a dare una specifica definizione di libertà sessuale né tantomeno a chiarire quanto questa ci renda davvero liberi o schiavi.
In tanti direbbero che la libertà sessuale permette all’individuo di fare sesso liberamente quando, come e con chi gli pare, indipendentemente da etica, morale, religione e quant’altro.
Altri risponderebbero giustamente che la vera libertà sessuale è un’utopia, poiché non sarà reale finché l’essere umano non riuscirà a liberarsi di alcuni preconcetti, che vedono ancora oggi l’uomo che ha rapporti sessuali frequenti e con donne diverse come un gran maschione, il Casanova di turno cui stringere la mano e la donna che si comporta allo stesso modo come una ninfomane e poco di buono.
Ma allora si può parlare di libertà sessuale si o no?
Ciò che un po’ tutti dovrebbero comprendere è che essere liberi sessualmente non deve essere un obbligo ma una scelta, in modo da vivere il sesso con un’altra persona, uomo o donna che sia, senza freni ma neanche forzature.
L’unica cosa certa al momento è che il sesso non è più finalizzato solo al concepimento, e questo potrebbe essere un bene, ma non è neanche più considerato l’espressione di un amore totale e incondizionato, bensì una pura forma di piacere e divertimento, un gioco a cui tutti devono giocare a discapito dei sentimenti e purtroppo il più delle volte sono le donne a farne le spese.
Infatti, la società contemporanea sembra in un certo qual modo spingere i giovani a vivere una sessualità libera da ogni rapporto e vincolo e “obbliga” quindi le donne ad assumere un atteggiamento tipicamente maschile, soffocando i loro desideri d’amore e il sogno di un rapporto stabile e duraturo.
Inoltre in tanti pensano che l’enorme quantità di contenuti a sfondo sessuale che ogni giorno ci vengono propinati dalla tv e dal web stia praticamente distruggendo l’ideale del vero amore, esaltando sempre più spesso una sessualità fine a se stessa, svuotata di ogni sentimento e ridotta al solo piacere fisico e così il sesso in quanto atto tipicamente carnale diventa una vera e propria droga, un qualcosa a cui non si può rinunciare.
In realtà, l’unico modo per non essere schiavi del sesso è quello di viverlo liberamente, dando libero sfogo alle proprie fantasie, ai propri desideri e istinti più intimi, sempre nel rispetto dell’altra persona, magari l’unica di cui siete veramente innamorati e per la quale provate più di una semplice attrazione fisica.
Perciò vi dico che fare sesso ed essere liberi sessualmente non è un obbligo e i più dovrebbero smetterla di pensare che chi non lo fa per un mese è uno sfigato, così come non lo è chi non rinuncia alla verginità alla prima occasione solo perché “fanno tutti così”, poiché è sempre meglio distinguersi dalla massa e certe scelte vanno fate consapevolmente.
È da sfigati essere schiavi del sesso e dei tempi moderni, ma non lo è essere padroni dei propri desideri e quindi del sesso stesso, dato che questo è l’unico modo per essere realmente liberi.
Quindi se non volete andare incontro alla repressione dell’amore ricordate che la libertà sessuale deve essere consapevole, responsabile e rispettosa dell’integrità e dignità propria e altrui.