“Mia moglie mi tradisce”, “mio marito mi tradisce”. Queste frasi sembrano risuonare come una campana a morto per una coppia, anche se alcune persone riescono a superare la crisi e a perdonare il proprio partner. Subire l’infedeltà del coniuge, mette sempre alla prova, sia il singolo che la coppia.
Anche se questa situazione può sembrare scontata al giorno d’oggi, non è mai banale per chi la affronta e per chi ne soffre talvolta in modo drammatico e duraturo. Scoprire o apprendere di essere stati traditi è un cataclisma, specie quando il tradimento è inaspettato.
Nulla prepara a questa rottura e bisogna riconoscere che a volte è l’inizio di una discesa agli inferi che può trascinarsi e portare alla depressione. Una crisi che ha ripercussioni anche a livello legale, di cui discuteremo in maniera approfondita in questo articolo.
Adulterio e infedeltà, le prime cause di rottura nella coppia
Se consideriamo tutti i tipi di unione (matrimonio, unioni civili o convivenza), la separazione e il divorzio sono in costante aumento. A fine 2018 risultano divorziati 681.000 uomini e 990.000 donne. L’art. 143 del cod. civ. dice che dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà. Quest’ultima, assieme all’assistenza (morale e materiale), alla collaborazione ed alla coabitazione, rappresenta un dovere imprescindibile alla prosecuzione della vita coniugale. Se viene meno questo pilastro, viene meno anche il vincolo del matrimonio, sia sul piano legale che giuridico.
Esiste però una grande differenza fra tradimento ed adulterio ed entrambi potrebbero avere un certo peso nella decisione del giudice in merito alla sentenza di separazione. Anche se i due termini vengono adoperati come sinonimi intercambiabili a livello giuridico l’adulterio configura una vera e propria relazione di lungo termine volutamente portata avanti da uno dei coniugi. Il tradimento, viceversa, è la scappatella, ovverosia quell’avventura che si conclude in un solo rapporto carnale senza dare inizio ad un rapporto di lunga durata.
Conseguenze Legali
Le conseguenze legali sono però le stesse, in entrambe le situazioni. Scoprire l’infedeltà coniugale può risultare molto utile ad esempio in fase di separazione, sia per richiedere un eventuale addebito in capo al coniuge infedele, separazione con addebito per tradimento, sia per definire le condizioni economiche conseguenti, ma anche per stabilire successivamente anche l’affidamento di eventuali figli minori.
Il coniuge cui viene addebitata la separazione perde infatti il diritto al mantenimento e può influire sulla quantificazione dell’assegno in fase di divorzio e dei diritti successori in capo al coniuge “colpevole”. A quest’ultimo spetteranno eventualmente gli alimenti, ove ne ricorrano i presupposti (art. 438 c.c.).
Inoltre, il coniuge infedele non è erede dell’ex se lo stesso dovesse morire prima del divorzio, mentre in assenza di addebito, nonostante la separazione diventerebbe suo erede.
Il tradimento è però regolamentato legalmente solo tra coppie sposate. Non sono previste conseguenze legali nel caso di tradimento tra coppie di conviventi o di fidanzati che si stanno per sposare.