Dopo la rinoplastica, un’operazione di chirurgia plastica per la rimodellazione del naso, possono verificarsi vari problemi, uno dei quali è la pelle grassa. Vediamo i maggiori rischi.
Pelle grassa
Qualsiasi operazione è accompagnata da possibili problematiche e rischi, ma la gravità di essi varia di persona in persona. Ad esempio, una delle conseguenze della rinoplastica può essere la pelle grassa. Per aiutare il paziente a placare questo effetto collaterale, i medici consigliano di:
- Mantenere la testa sollevata e dritta quanto più possibile dopo la chirurgia. Dormire con il capo eretto per almeno due settimane dopo l’intervento.
- Mettere due cuscini sotto la testa quando si sta sdraiati. A riposo, mettere uno pezzo di stoffa freddo (non bagnato) sul naso e comprimere la zona facciale interessata. Gli impacchi freddi sono efficaci solo per le prime 48 ore dopo l’intervento. Dopo due giorni, questi metodi allevieranno solo un po’ il disagio.
- Evitare di chinarsi o sollevare oggetti pesanti per due settimane. Oltre ad aggravare le condizioni della pelle, fare questi movimenti può aumentare la pressione sanguigna e aumentare il rischio di emorragia.
- Evitare di colpire o urtare il naso.
- Evitare l’esposizione eccessiva al sole sul viso per quattro mesi dopo l’intervento per ridurre il rischio di iperpigmentazione. Tuttavia, un’esposizione nella norma non è dannosa purché si usi una crema solare con una protezione SPF30 applicata costantemente. Durante il periodo estivo la protezione va applicata ogni due ore per far si che la pelle non si bruci.
- Per asciugare i capelli è consigliato l’uso del solo phon, almeno per due settimane dopo l’intervento, in quanto gli asciugatori professionali dei saloni potrebbero danneggiare la postura.
- Evitare che la medicazione al naso si bagni, nel caso capitasse basterà asciugarla, ma se purtroppo la benda si allenta il medico dovrà essere informato assolutamente per accertarsi di cambiarla in modo corretto.
- Il paziente deve evitare di inspirare forzatamente (come quando si ha il naso che cola) almeno per la prima settimana dopo l’intervento chirurgico. Questo tipo di gesto infatti non allevierà la sensazione di blocco respiratorio, ma, anzi, peggiorerà la sensazione perché il passaggio forzato d’aria non farà altro che procurare più fastidio.
- I pazienti non devono soffiare il naso per due settimane dopo l’intervento o fino a quando il medico non da’ l’ok. Soffiare il naso potrebbe causare un sanguinamento. Dopo la seconda settimana, i pazienti possono iniziare a inspirare sotto la doccia, aiutati dal vapore. Anche uno spray nasale a base salina, aquistabile tranquillamente in farmacia come farmaco da banco, può essere usato per pulire le narici.
- Evitare di strofinare le narici o la base del naso con tessuti o fazzoletti. Non solo questo peggiorerà la situazione della pelle, ma può causare infezioni, emorragie o rimuovere la cartilagine all’interno del naso. Se il naso cola di continuo, si può utilizzare una medicazione al di sotto della base del naso.
- Se sul naso il muco si secca e forma delle croste intorno alle narici la zona deve essere tenuta pulita utilizzando l’idrogeno.
- Se ci sono punti di sutura riassorbibili alla base del naso, bisogna pulirli quattro volte al giorno con acqua ossigenata e applicare Aquaphor sopra i punti di sutura. Mentre i punti all’interno delle narici devono essere mantenuti umidi con l’ Aquaphor. L’applicazione avviene dopo la pulizia della zona con l’acqua ossigenata e un batuffolo di ovatta. Facendo quest’operazione più volte al giorno si permetterà ai punti, alla pelle e alle croste di diventare più morbide e quindi più confortevole.
Scolorimento
La maggior parte dei pazienti sottoposti a chirurgia nasale non incappano in ecchimosi (o occhi neri). In realtà, è raro. Tuttavia, se c’è qualche scolorimento della pelle, il paziente deve essere rassicurato. Le condizioni dovrebbero migliorare entro una settimana, 10 giorni. Raramente persiste più di questo lasso di tempo, ma comunque non è mai una condizione permanente. Le stesse misure preventive adottate per la pelle grassa aiuteranno anche il riassorbimento dello scolorimento. Dove non sono presenti le ferite si può applicare il trucco per camuffare l’ecchimosi.
Emorragia
Ogni volta che i canali nasali sono bloccati (come ad esempio quando si ha un raffreddore o delle allergie), le ghiandole nasali producono più muco del normale. Dopo una rinoplastica, il paziente può avere delle difficoltà respiratorie; Pertanto, i pazienti devono aspettarsi l’aumento della produzione di muco anche dopo diversi giorni dall’avvio della guarigione. Non bisogna spaventarsi alla vista di tracce di sangue nelle secrezioni, a meno che non diventino copiose.
Se l’emorragia diventa irruenta il paziente deve sdraiarsi con la testa sostenuta da cuscini o usando una sedia reclinabile. Dovrebbero poi esser fatti degli impacchi freddi su naso, viso e collo. Applicare una pressione su entrambi i lati alla base delle narici è una mossa utile. Uno spray decongestionante (come Neo-sinefrina o Afrin) può essere utilizzato nella parte sanguinante. Se l’emorragia continua, chiamare il medico.
Dolore
Nella fase post rinoplastica di solito c’è molto poco dolore; tuttavia, l’individuo può avvertire una sensazione di compressione a causa del gonfiore postoperatorio che si verifica. Questa sensazione può aumentare di notte o quando si è in posizione supina. Può essere prescritto dal medico un antidolorifico per ridurre o eliminare del tutto i dolori postoperatori, anche se nella maggioranza dei casi nessun paziente ha bisogno di questa necessità. Il paziente, inoltre, va informato sul non assumere aspirine o farmaci anti-infiammatori senza steroidi, compresi il Motrin (ibuprofene), Advil o Nuprin poiché questi prodotti possono fluidificare il sangue e di conseguenza favorire le emorragie.