Autismo: un termine che diventa sempre più di uso comune e che fa paura alle mamme e ai papà di tutto il mondo. Le ricerche in tutto il globo hanno cercato negli ultimi anni una soluzione che pur tuttavia stenta ad arrivare, così come le cause che sono ancora oggi del tutto ignote.
Cause e rimedi: un limbo in cui cercare
Era stato ipotizzato che l’autismo potesse essere causato dal vaccino trivalente che viene effettuato nei bambini al 12esimo mese di vita per difenderlo da morbillo, parotite e rosolia, ma non sono state riscontrate dinamiche che leghino le due cose in maniera definitiva. Oggi una spiegazione ancora non esiste ma le ricerche mediche continuano con la speranza di poter debellare il problema ancor prima di conoscerne la causa. Sembra poter essere d’aiuto l’ossitocina, un ormone che riesce ad aumentare l’attività cerebrale in determinate regioni che sono strettamente connesse ai comportamenti relazionali e sociali.
La speranza? La risposta è nella ricerca scientifica
Per ora si tratta solo di ipotesi ma uno studio pubblicato recentemente su Pnas spiega in maniera chiara ed efficace come, anche solo una singola dose di ormone somministrato tramite spray nasale, possa fare la differenza e rappresentare una speranza non solo per chi è affetto da autismo ma anche per chi vive, da genitore o da familiare, una situazione simile. L’ossitocina è da sempre conosciuta come l’ormone dell’amore poiché riesce a favorire i legami affettivi ed aiuta il benessere dell’individuo. Lo studio per ora rappresenta una speranza e non ancora una certezza, ma ci sono buone possibilità che la via intrapresa sia quella giusta, capace di condurre finalmente alla risoluzione di un problema che non deve essere invalidante tanto quanto lo è oggi.
L’ossitocina, l’ormone della speranza
Un bambino che soffre di autismo, infatti, è un bambino che ama giocare, divertirsi, apprendere e conoscere così come tutti gli altri, ma ha solo difficoltà ad interagire con il mondo esterno ed è su questa difficoltà che bisogna agire con tutti i mezzi possibili. L’ossitocina è in grado di influenzare le aree cerebrali di chi è affetto da autismo, non come placebo ma come aiuto concreto per percepire gli stimoli sociali. Bisogna sperimentare, aiutare la ricerca ed avere il coraggio di combattere e di credere poiché solo con la speranza, nella vita, l’uomo è in grado di realizzare grandi cose e di andare ben oltre se stesso.