Si parla tantissimo delle coppie gay e della possibilità di concedergli un figlio da adottare ma cosa succede alle persone single che vogliono essere genitori? Si pensa che una persona sola non riesce a prendersi cura di un bambino ma forse ci si dimentica di quante donne fanno crescere i propri figli da sole, senza l’aiuto di nessuno. Il tasso di natalità in Italia è sceso notevolmente soprattutto per questo, poiché tantissime donne sono costrette a scegliere tra una carriera e una famiglia oppure vengono surclassate da un sistema che impone la famiglia tradizionale come unica alternativa ad una vita da single.
Sono il 13% le mamme single in Italia, un numero che parla da solo. Secondo un’indagine Istat le mamme oggi hanno un’età media di 35 anni e moltissime donne che aspettano un bambino a 20 anni preferiscono non portare avanti la gravidanza per problemi di natura economica. Mentre, da un lato, dunque, ci sono tantissime donne che vorrebbero avere un figlio e non riescono nemmeno ad adottarlo, dall’altra ce ne sono altre che non possono permettersi di tenere il loro bambino. Questo conflitto di interessi genera ancor più problemi quando si parla di donne extracomunitarie che vengono in Italia per trovare lavoro e che sono costrette a lavorare da sottopagate per dieci ore al giorno. Bisogna svegliarsi, cercare di trovare una soluzione ad uno dei problemi a cui, nei giorni nostri, non si dovrebbe nemmeno più pensare.
Il modello di famiglia ideale, da pubblicità o da copertina, non esiste più e al suo posto hanno preso piede una miriade di altri modelli familiari che vanno rispettati e gestiti con l’appoggio dello Stato. L’idea di mamma single spaventa anche le più coraggiose e diventa una piaga sociale di grande rilevanza. Mettere al mondo un figlio o adottarlo è un atto di amore, un atto di fiducia nei confronti della vita e del futuro e, come tale, è degno della più profonda ammirazione.