Con la primavera, oltre al bel tempo e al sole, ritornano anche le fastidiosissime allergie. Spesso sottovalutate, le allergie possono causare anche seri problemi dovuti a choc anafilattico. Aprile è un mese ad alto rischio poichè con lo sbocciare della primavera fioriscono gli alberi e le piante e sono moltissimi i pollini in circolazione che, attraverso il vento, arrivano fin nelle aree urbane più popolose provocando fastidiose allergie a bambini ed adulti.
I sintomi dell’allergia sono vari: dalla lacrimazione agli occhi al naso gonfio, dalla rinite all’asma bronchiale, dagli sfoghi cutanei al prurito, sono davvero tantissime le reazioni del nostro corpo a polvere e pollini. Per prevenirle, da diversi anni, vengono utilizzati particolari vaccini che possono essere somministrati fin dalla più tenera età anche se vanno effettuati diversi mesi prima dell’arrivo della primavera.
I dati sono allarmanti: circa 6 milioni di italiani soffrono di allergia, tra cui soprattutto i bambini. Non sono solo le piante le colpevoli delle allergie e, oltre ai pollini, lo smog e l’inquinamento favoriscono l’arrivo delle allergie creando fastidiosissime irritazioni alle vie respiratorie che possono essere controllate con appositi spray nasali in vendita in farmacia e parafarmacie.
Con la fioritura delle piante, fioriscono dunque anche le allergie e il nostro sistema immunitario appare più debole perché c’è una produzione maggiore di istamina, soprattutto in persone che assumono antibiotici, in bambini che hanno infezioni virali frequenti o persone che abitano in zone particolarmente inquinate. Per individuare l’allergia al polline è possibile fare due tipi di esami, il Rust, attraverso un semplicissimo prelievo del sangue, o il Prick Test, un particolare test che si svolge in ambulatorio, senza effetti indesiderati, appoggiando una piccola goccia di estratto allergenico sull’avambraccio del paziente.
Una attenzione particolare, inoltre, va alle donne che soffrono di allergia in gravidanza. Durante questo periodo, infatti, si possono sviluppare allergie nuove e i sintomi possono moltiplicarsi fino a diventare insopportabili. Benchè i pareri siano controversi, è bene sapere che possono essere somministrati antistaminici anche durante la gravidanza, contattando il proprio medico e valutando attentamente la cura migliore. Non curando l’allergia si potrebbero anche avere delle serie complicazioni al feto poichè una scorretta respirazione potrebbe provocare un aumento della pressione sanguigna con un flusso di ossigeno inadeguato alla crescita sana del bambino.
La prevenzione dalle allergie, dunque, è davvero fondamentale in questo particolare periodo dell’anno e bisogna fare attenzione a non mettere a rischio la nostra salute e quella delle persone che amiamo.